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Il tuo primo cavallo

Il cavallo, una creatura fragile e allo stesso tempo possente, che ha sempre accompagnato l’uomo nel corso della storia. Ancora oggi, il cavallo rappresenta un grande sostegno per il genere umano; il cavallo è forse l’animale più utilizzato in diversi campi: in quello economico, in quello morale, culturale, artistico.



Accudire e/o allevare un cavallo richiede, ovviamente, un grande investimento di tempo, denaro ed energie che, spesi nel modo giusto, possono portare grandi risultati. Per poter utilizzare al meglio questa stupefacente bestia, occorrono tre cose fondamentali: volontà, pazienza e buon senso.

Ovviamente, per procedere nell’acquisto nella giusta maniera è necessario tener conto anche delle varie procedure burocratiche. I documenti, sono indispensabili per confermare la proprietà del cavallo, ma anche per poterlo far partecipare ai concorsi ippici, organizzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri.

Inoltre, prima di comprare il cavallo, è sempre meglio fargli fare una visita veterinaria, in modo da essere sicuri della salute dell’equino.

Come si sa, il cavallo può essere addomesticato o, per meglio dire, domato, dal momento che è uno degli animali più intelligenti del mondo, ma per fare ciò è indispensabile tener conto della sua natura e, di conseguenza, delle sue capacità, frutto non solo del carattere di ogni singolo cavallo, ma anche delle caratteristiche della razza. La prima cosa da fare è creare un contatto fisico e, emotivamente parlando, positivo, in modo da creare una connessione e raggiungere così un’intesa. E qui, probabilmente, vi starete ponendo una domanda: come faccio, allora, a capire qual è il cavallo più adatto a me?

La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare; a questa domanda si risponde con un’altra domanda: che cosa vuoi fare tu con quel cavallo?

Trovata la risposta alla seconda domanda, si troverà automaticamente anche la risposta alla prima.

Come abbiamo già accennato, ogni razza possiede specifiche caratteristiche fisiche, che la distinguono dalle altre. Se vogliamo dare un numero, possiamo contare fino 218 razze esistenti nel mondo. Tuttavia, esse vanno classificate in base a vari parametri. La classificazione più usata si basa sulla loro struttura fisica, così da poter anche riuscire a comprendere meglio le capacità dei singoli cavalli. Questa classificazione si compone di cinque categorie: brachimorfo, mesomorfo, dolicomorfo, meso-brachimorfo e meso-dolicomorfo.


1. Brachimorfo: indica gli equini idonei a sviluppare più forza che velocità; al torace ampio, forme massicce e potenti, linee corte e muscolatura più sviluppata in spessore che in lunghezza. Quindi, con brachimorfi si intendono i cavalli da tiro e lavoro (es. Belga, Agricolo Italiano, Bretone, Sovietico da Tiro Pesante, Ardennese, ecc.).


2. Mesomorfo: indica gli equini con una struttura fisica molto più leggera, rispetto al brachimorfo, ma comunque potente e compatta. È il cavallo da esercito in età moderna, da caccia o da campagna, intesa come equitazione non agonistica. A questa categoria appartengono moltissimi cavalli moderni, soprattutto i mezzo-sangue (es. Murgese, Arabo, Albino, Bardigia-no, Andaluso, Basuto, ecc.).


3. Dolicomorfo: indica gli equini più idonei alle andature veloci e allungate, che alle prove di forza; torace profondo, linee allungate e articolazioni con angoli molto aperti. La figura del cavallo è agile, leggera e slanciata. A questa categoria appar-tengono i trottatori e i Purosangue Inglesi.



Le razze vengono classificate anche in base alle discipline equine (salto, dressage, lavoro, pony games, ecc.), in questo modo viene facilitata ancora di più la ricerca del proprio cavallo ideale. Le discipline più conosciute sono: gli attacchi, il dressage, il salto ad ostacoli ed il pony games. Per ogni disciplina, ci sono diverse razze di cavalli comunemente utilizzate:



· Attacchi: Alcune razze di cavalli sono state sviluppate appositamente per guidare altri cavalli, trainare veicoli, come carrozze, carri e slitte. I cavalli di queste razze tendono ad essere relativamente leggeri, veloci e agili. Quindi, gli equini più adatti a questa attività sono i brachimorfi (tiri pesanti), i mesomorfi (tiri leggeri) e i meso-brachimorfi (tiri leggeri). Per i tiri leggeri, le razze più comuni sono:


- Americano da Sella. È una razza derivata dall'incrocio di cavalli Galloway, di origine scozzese, e Hobby, di origine irlandese, arrivati in Nord America con i coloni direttamente dalle isole britanniche. Viene utilizzato in diverse discipline (eventing, trail, riding, dressage, combined driving), infatti è un cavallo da guida molto popolare, sia per la corsa al trotto che per la guida di piacere. Questi cavalli hanno una velocità e una resistenza eccellenti e sono generalmente amichevoli e calmi. Poiché sono già abituati all'imbracatura e al traino di un veicolo, gli ex-cavalli da corsa standard possono essere riqualificati per la guida di piacere.




- Pony Welsh e Cob. Queste razze si distinguono principalmente per l'altezza e per le variazioni di tipologia: i pony più bassi (tipo A), i pony leggermente più alti e raffinati (tipo B, popolari per i bambini), i piccoli, ma tozzi Welsh Pony of Cob Type (tipo C, popolari per l'equitazione e la guida competitiva) e i più alti, i Welsh Cob (tibo D) che può essere guidato da adulti. I Pony Welsh e Cob, in tutte le loro sezioni, sono noti per il loro buon temperamento, robustezza ed eleganza di movimento nelle andature. Che siano di grandi o di piccole dimensioni, questi equini rimangono meravigliosi animali da imbrago.




- Hackney. È una razza equina inglese, impiegata sia come trottatore sia per tiro leggero. Infatti, si distingue per una buona longevità, forza e resistenza. Gli Hackney furono inizialmente allevati per la guida e furono incrociati con razze guida e purosangue per una maggiore velocità ed eleganza. Nel loro periodo di massimo splendore, gli hackney erano valutati in modo molto simile alle auto sportive esotiche di oggi.




- Cleveland Bay. È un cavallo da tiro leggero per la guida e l'equitazione, di origini inglesi. Era principalmente utilizzato anche per lavori agricoli, oltre che per trainare carrozze. I membri della famiglia reale hanno usato questa razza per la guida agonistica. Tuttavia, i suoi numeri stanno diminuendo man mano che la sua utilità nella vita quotidiana decresce.




- Purosangue. Sono cavalli molto conosciuti per via della loro velocità nelle corse e vengono utilizzati anche nella guida di piacere e in quella agonistica, soprattutto per eventi che richiedono rapidità. Tuttavia, un ex-cavallo da corsa di razza Purosangue avrà bisogno di una lunga riqualificazione da parte di un equestre esperto per la guida, e talvolta il suo temperamento potrebbe non essere adatto alla disciplina prescelta per lui.




- Frisone. È un cavallo olandese, originario della Frisia, regione settentrionale dei Paesi Bassi, da cui deriva appunto il nome. È famoso per i suoi folti crini spesso ondulati e il suo mantello, esclusivamente nero o morello. La presenza di pelo bianco non è ammessa nei registri di razza, ammenoché non si tratti di una piccola stella sulla fronte, a patto che non superi i 3 cm di grandezza. Questa è una delle razze equine più antiche d’Europa; vista la sua robustezza, possenza e resistenza, veniva utilizzata come cavallo da guerra, specialmente nel Medioevo, poiché in grado di trasportare cavalieri anche pesantemente armati e corazzati. Comodo da cavalcare o guidare, il Frisone ha un'andatura vistosa, ad alto passo, e un’andatura potente ed elegante; infatti, viene usato anche per il dressage. Si distinguono tre linee nella razza: "barocco", più robusto, "classico", imponente ma slanciato, e "moderno", più leggero. Oltre che negli attacchi leggeri, questo cavallo è particolarmente apprezzato nel dressage e negli spettacoli equestri.




- Pony Shetland. Nonostante le loro piccole dimensioni, sono abbastanza forti e resistenti. Durante il XIX secolo, sono stati usati per tirare carri e lavorare duramente nelle miniere. Hanno anche guadagnato popolarità come pony guida e compagni per bambini. Generalmente molto gentili, eppure possono essere anche un po' testardi, come i loro cugini muli.




Per i tiri pesanti, invece, le razze più comuni sono:


- Ardennese. È una razza antica originaria delle Ardenne, al confine tra Francia e Belgio. Come il Frisone, è molto antica; era già nota ai tempi di Giulio Cesare. In epoca Napoleonica venne incrociata con il Cavallo Arabo e con il Cavallo Belga, acquisendo così resistenza. È un cavallo molto forte, energico e volenteroso, usato sia per il tiro leggero che pesante. Oltre per i lavori agricoli, è stato usato anche per tirare l’artiglieria.




- Bretone. Anche questa è un’antica razza, già nota dal Medioevo e originaria della regione della Bretagna. Appartiene ad una popolazione di cavalli che era ritenuta discendere dal cavallo delle steppe montato dai Celti. Nel corso dei secoli ha subito diversi incroci per la selezione della razza, tra cui con razze arabe, tedesche e purosangue inglesi. Sono stati creati diversi tipi di bretone che derivano da diverse aree della Bretagna e che si adatto a differenti tipi di lavoro in campo o per il traino. La sua forza e leggerezza lo rendono speciale per il lavoro sul campo e le riprese semi-veloci. Tra i principali bretoni vi è il tiro Bretone più massiccio, basso e muscoloso. Il Postier Breton, invece, risulta più leggero e ha un’andatura più rapida, cavallo molto docile e versatile.




- Clydesdale. È una razza originaria della Gran Bretagna (Scozia, Lanarkshire) che risale al 1600. Deriva da incroci tra stalloni Fiamminghi e Frisoni. Appartiene al tipo brachimorfo ed è usato per il tiro pesante e lento. Un cavallo tranquillo, robusto, socievole e molto elegante, al pari dello Shire del quale eguaglia la forza e la resistenza.



- Cavallo Agricolo Italiano da TPR. Deriva dall’incrocio con il Postier Breton. Rispetto agli altri cavalli da tiro pesante, è più piccolo nelle dimensioni, ciò gli permette di essere agile, e quindi più rapido. Il Cavallo Agricolo Italiano da TPR (Tiro Pesante Rapido) è adatto ai lavori agricoli, ma è anche ottimo per la sella. Ha un carattere calmo, per cui si adatta bene alla vita di fattoria. Inoltre, avendo uno rapido sviluppo della massa muscolare, viene allevato anche per la produzione della carne equina.




- Parcheron. Razza francese, originaria della regione delle Perche. È una delle razze equine francesi più note in tutto il mondo; antica che fu usata nelle Crociate. È frutto d’incroci anche con l’Arabo nell’VIII secolo. Solo a metà XIX secolo è stato importato negli Stati Uniti ed è stato molto apprezzato nel settore dell’agricoltura. Un cavallo robusto e instancabile, tanto da riuscire ad adattarsi a qualsiasi condizione climatiche. Ha un carattere docile, seppur energico. Esistono due varietà di Percheron, quello piccolo (la taglia varia tra i 150 e i 165 cm di altezza al garrese) e di tipo grande (la taglia varia tra i 165 e i 180 cm di altezza al garrese). Oggigiorno è molto apprezzato nelle competizioni e fiere.




- Shire. È tra i cavalli più alti al mondo, ma è anche, purtroppo, a rischio estinzione, per questo è poco diffusa, oggigiorno. Lo Shire è una razza di cavallo inglese da tiro pesante, originario proprio dello Shire, appunto. È un cavallo robusto e instancabile, dal carattere docile e generoso. L’altezza varia dai 165 ai 180 cm. Pesa tra gli 800 e i 1000 kg. La razza è stata perfezionata incrociandola con cavalli olandesi per ammorbidire la sua morfologia. Originariamente era usato per drenare le paludi. Adatto ai lavori agricoli e per trainare anche macchinari pesanti.




- Lituano. Originario della Lituania, è un cavallo da tiro pesante e da lavori agricoli, che deriva da diversi incroci tra lo Zemaituk, il Finlandese e l’Ardennese Svedese. La razza risale al XIX secolo, ma è stata registrata solo nel 1963. Un cavallo molto forte, resistente e tranquillo.





· Dressage: Come abbiamo già detto, stabilire un buon rapporto con il cavallo è essenziale, e niente lo dimostra più questa disciplina. Qui viene valutata l’obbedienza del cavallo al cavaliere e, di conseguenza, il contatto che si è creato fra l’uomo e l’animale. L’equino è chiamato a eseguire figure e movimenti ai minimi ordini del cavaliere in maniera fluida e con eleganza, così da poter dimostrare che egli riesce a coordinarsi al meglio con la natura dell’animale; solo così potrà rendere armoniosi i suoi movimenti. Per questo, non tutte le razze equine sono adatte al dressage (es. i brachimorfi). Il cavallo per il dressage deve unire diverse qualità: intelligenza, obbedienza, un carattere calmo e una movenza elegante. Le razze più comuni per il dressage sono:


- Knabstrup. È un cavallo di origine danese, celebre nel periodo napoleonico, usato per la scuola d’equitazione e salto ostacolo. Deriva dallo stallone Frederiksborg e da una giumenta spagnola a macchie. Caratterizzato dal suo mantello che deriva dalla interazione dei due geni LP (leopard gene) e PATN (che regola l’estensione del bianco), sembra la versione equina di un dalmata. Per avere un carattere molto vivace, è un cavallo equilibrato. Infatti, l’eleganza dei suoi movimenti leggeri lo rendono adatto per il dressage, ma anche per salto ostacoli e completo.




- Anglo-Arabo Spagnolo. È una razza selezionata negli anni ‘60 in Spagna. Deriva dagli incroci tra giumente arabo-spagnole (con sangue andaluso) e stalloni purosangue inglesi. Il mantello può essere di diversi colori (baio, sauro, grigio). Intelligente e coraggioso, è impiegato con i tori nella Corrida e nelle discipline equestri, tra le quali salto ad ostacoli e dressage. Non è adatto a tutti i cavalieri.




- Cob Irlandese. Conosciuto anche come Irish Cob, Tinker o Gypsy Vanner, è una razza che negli ultimi anni si sta diffondendo. La selezione della razza è stata attribuita ai gitani che li hanno allevati per trainare i tipici carri dei nomadi. Ha un carattere docile e disponibile, una movenza molto elegante e morbida, adatto per il dressage, per la sella e il turismo equestre.




- Cavallo Italiano da Sella. È conosciuto anche come il Sella Italiano (S.I) e deriva da incroci tra purosangue inglese, arabo, anglo-arabo, anglo-arabo-sardo e fattrici italiane con attitudini alla sella. Le fattrici appartengono a svariate razze europee (il 70% derivate dagli inglesi, il 15% anglo-arabo sarde e il 15% meticce tra le quali cavalle irlandesi, tedesche, polacche, ungheresi, olandesi e italiane, come la cavalla maremmana, salernitana e calabrese). Un cavallo veloce e sensibile ideale nel dressage, ma anche nel salto ostacoli, completo, endurance.




- Lipizzano. Prende origine da Lipizza, in provincia di Trieste. Le origini del Lipizzano risalgono alla metà del XVI secolo per iniziativa dell’Arciduca Carlo di Stiria, terzogenito dell’Imperatore Ferdinando I d’Austria. Vennero selezionato i cavalli che popolavano il Carso e l’Aquileiese incrociati da due stalloni italiani (Conversano e Napolitano), due Klaudrub, un Danese ed un Orientale Arabo. Un cavallo molto docile, paziente e volenteroso, dal manto esclusivamente bianco. La sua eleganza lo rende straordinario per gli esercizi di alta scuola.




- Lusitano. Originario del Portogallo, discende da cavalli Arabi e Berberi. Ha un carattere coraggioso e leale. Il suo manto può essere di molti colori diversi (baio oscuro, sauro, grigio). Inoltre, cosa particolare, molti Lusitani, dal pelo color isabella, hanno gli occhi azzurri. Adatto alla sella, viene usato anche per l’alta scuola per la sua magnifica eleganza.




- Andaluso. Detto anche Pura Razza Spagnola, è proviene dell’Andalusia, ma le sue prime origini sono controverse. Si ritiene che discenda dai cavalli arabi e berberi, arrivati in Spagna con i mori nel 711, incrociati successivamente con cavalli indigeni. Alla fine, l’Andaluso è stato selezionato attraverso incroci con l’Arabo negli anni, per migliorare il fisico della razza. Il manto è di per sé grigio, ma può anche essere baio, morello, sauro o roano. È un cavallo intelligente, elegante e affettuoso, adatto a diverse attività sportive, ideale anche per le passeggiate e per l’alta scuola.





· Salto ad ostacoli: Il salto ostacoli è una delle discipline più antiche; il primo manuale risale addirittura al 1.350 a.C. Consiste in un percorso ad ostacoli da superare. L’altezza degli ostacoli varia in base alle categorie relative, ad esempio, ai pony o ai cavalli di grandi scuole, aumentando o diminuendo la difficoltà del salto, a seconda della gara alla quale si sta partecipando. Le razze più comunemente usate per questa disciplina sono:


- Olandese. Diffuso nei Paesi Bassi, razza a sangue caldo deriva dall’incrocio di antiche razze di fattrici olandesi Gelder e Groningen con stalloni purosangue inglesi e razze come Hannover, Trakehner, Holstein, Oldenburg. è un ottimo saltatore, dotato di un buon movimento elastico e atletico. Il collo è leggero e di lunghezza media corpo non molto muscoloso, anche se ha spalle forti con un’inclinazione giusta. Un cavallo da sella, ideale per sport equestri quali il salto e dressage, ma è ottimo anche nella monta da campagna. Infatti, ha un temperamento tranquillo e volenteroso e segue facilmente le direttive del cavaliere.




- Hannover. Appartiene ad una razza tedesca, originaria della regione di Hannover e della Bassa Sassonia. Risale al 1600 e fu incrociata con il Purosangue Inglese, all’epoca del re d’Inghilterra Giorgio I. Nel Settecento, Giorgio II fondò una scuderia, proprio ad Hannover, e perfezionò la razza, rendendola più leggera e adatta al traino delle carrozze. L’attuale Hannover è un incrocio con il purosangue inglese e il Trakehner. Ma soprattutto, è diventato un cavallo adatto a diverse discipline (da sella, da tiro leggero, salto ad ostacoli, dressage, completo). Ha un garrese alto, il collo proporzionato, la groppa lunga e arrotondata e gli arti sono forti e muscolosi con zoccoli molto robusti, di tipo meso-dolicomorfo, ha un buon carattere, coraggioso e sportivo. Gli Hannover sono molto abile nel dressage ed eccellenti nel salto ad ostacoli; per questo sono molto ricercati in tutta Europa.




- Purosangue Inglese. Questa razza nasce per la passione dei cavalli da corsa, studiata appositamente per le gare. La prima selezione risale al Settecento da incroci di giumente locali da corsa con tre stalloni di origine araba. Di tipo dolicomorfo, ha un carattere nervoso e mordace, spesso ribelle, ragion per cui non è adatto a cavalieri inesperti. Il Purosangue Inglese è, tra le altre razze di cavallo, una delle più predisposti per il salto ostacoli; infatti, ha un corpo che gli conferisce una velocità davvero fuori dalla norma.




- Holstein. È una razza a sangue caldo, la più antica della Germania, originaria di Elmshorn, nello Holstein. Venivano addestrati per i tornei e le battaglie, e venivano usati anche come traino per le artiglierie. La razza è stata allevata fin dal Medioevo e ha contribuito a diversi incroci dando origine a diverse razze come il Purosangue Inglese, il Cleveland Bay (già accennati) e il Trekehner. L’incrocio con il Purosangue Inglese ha alleggerito di molto la fisicità della razza Holstein. Ha spalle inclinate per permettere un movimento più lungo e basso e i garresi sono ben tracciati. Il suo corpo robusto fa sì che sia adatto a tutte le discipline equestri, quindi è un cavallo molto versatile. La buona estensione di movimento rende il cavallo Holstein fra i migliori saltatori al mondo. Di tipo meso-dolicomorfo, ha un carattere docile anche se energico.




- Appallosa. È una razza di cavalli originaria del Nord America. Il suo nome deriva dal popolo Palouse, appartenente alla nazione Waiilatpuan, cioè ad un popolo di nativi americani, nonché i loro primi allevatori. Con i suoi sei tipi di mantello macchiettati, la razza di cavallo Appollosa, è agile e resistente con una testa piccola e ben attaccata al corpo. Ha un buono sviluppo scheletrico, il ginocchio asciutto e gli arti corti ma con cosce muscolose. È impiegato sia nel salto ostacoli sia nelle cavalcate a lunga distanza.




- Westfaliano. È una razza di tipo meso-dolicomorfo, originaria della Germania, nota fin dal Medioevo, che venne usata per la monta militare. Nel ‘900 è stato incrociato con l’Hannover e, data la grande somiglianza, spesso viene confuso con questa razza. È un cavallo elegante e nobile, dal carattere generoso e potente adatto per il salto.



- Oldenburg. Un’altra razza di origine tedesca, frutto d’incroci tra Frisoni, Purosangue Inglesi e Anglo-Arabi. Veniva usato per trainare le carrozze e come cavallo militare. Grazie agli incroci, la razza si è alleggerita e si rivela adatta a molte discipline sia nel tiro leggero, da sella o nel salto. Ha un buon carattere, anche se è energico.





· Pony Games: Sono giochi ai quali si partecipa, appunto, con i pony e che si possono giocare in squadra (minimo 4 partecipanti, massimo 5), a coppie o individualmente. L’obbiettivo è seguire un percorso, senza commettere errori, nel minor tempo possibile. La disciplina è suddivisa in quattro serie: la serie 1 comprende 12 giochi, la serie 2 14, la serie 3 22 e la serie élite 36.

I pony partecipanti non devono superare l’altezza al garrese di 148 cm, senza ferri.




Insomma, il mondo del cavallo è una scoperta continua e affascinante. Oltre agli annunci sui cavalli, pubblicheremo anche articoli riguardanti questi splendidi animali, per tenervi sempre aggiornati e chiarire ogni potenziale dubbio.

Ma la cosa primaria per scegliere un cavallo è sapere con certezza e concretezza cosa abbiamo intenzione di fare con esso e che rapporto vogliamo istaurare con questa possente, ma domabile creatura, destinata ad accompagnare ancora e sempre l’uomo, fino alla fine dei tempi.




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